fly & drive a

Malta

incrocio di vite

Lasciati ispirare dal mio racconto di viaggio e se anche a te affascina un fly & drive a Malta...

Malta è tra le mete europee più facilmente accessibili. Ideale anche per un weekend lungo alla scoperta di un paese piccolo, ma denso di luoghi incantevoli. Certamente potrete apprezzarne appieno il fantastico mare, prevalentemente scoglioso, in estate, ma dovrete contendervi le sue bellezze con le orde di turisti che l’affollano.

Noi abbiamo preferito raggiungere Malta per il carnevale, fuori dall’ordinario circuito vacanziero, ma in un periodo dell’anno che ci avrebbe potuto regalare – come poi è stato – delle belle giornate di sole.

Il modo ideale per poter ottimizzare i tempi di una vacanza breve torna ad essere il fly&drive. Una formula semplice, che necessita di un piccolo sforzo per la guida, ma che regala tanta libertà. L’alloggio non manca. La gente vive prevalentemente di turismo e potrete trovare soluzioni per tutte le tasche.

Una volta atterrati, il noleggio dell’auto sarà semplicissimo, a pochi passi dall’uscita dell’aeroporto di La Valletta. In moltissimi parlano anche l’italiano, ad un livello veramente apprezzabile, ma l’inglese casalingo è accettato. Attenzione però: si guida a sinistra e bisogna avere una discreta dose di sangue freddo per prenderci la mano. Ma si può fare!

Divertitevi a costruire un circuito di viaggio secondo le vostre inclinazioni ed interessi. Noi vi proponiamo il nostro.

Primo giorno

Dall’aeroporto ci siamo diretti subito per la famosa area dei templi neolitici, con una sosta panoramica a Blue Grotto, una delle meraviglie naturali più spettacolari di Malta, situata sulla costa sud-occidentale dell’isola, vicino al villaggio di Żurrieq. Questo complesso di grotte marine è famoso per le sue acque incredibilmente azzurre e per gli straordinari giochi di luce che si creano quando il sole riflette sui fondali sabbiosi e sulle pareti calcaree. Il modo migliore per esplorare la Blue Grotto è con una breve escursione in barca, ma purtroppo la giornata non era tra le migliori e le escursioni erano sospese. La vista più iconica, però, si gode dall’alto, dal punto panoramico lungo la strada costiera, dove si può ammirare l’imponente arco roccioso che si protende sul mare, un luogo imperdibile per catturare la prima foto della vacanza.

Dopo abbiamo raggiunto il tempio di Hagar Quim, dove una visita molto dinamica ci ha fatto tornare indietro nel tempo a quando persone come noi vivevano lì e vedevano in quei luoghi un posto di connessione con il Divino. Incredibile pensare a come possano aver costruito questi monumenti con i semplici strumenti di cui disponevano. 

Per una giornata all’insegna dell’archeologia, subito dopo siamo andati al Tempio di Mnaidra, poco distante, ma sul mare. Questo incredibile luogo di pietra stupisce per le conoscenze astronomiche che hanno dimostrato i suoi costruttori, tanto che durante gli equinozi di primavera e autunno, il primo raggio di sole attraversa l’ingresso principale e illumina perfettamente l’asse del tempio.

Proseguendo il nostro viaggio abbiamo raggiunto le scogliere di Dingli,  uno dei luoghi più spettacolari e suggestivi di Malta, situato lungo la costa sud-occidentale dell’isola, vicino al villaggio di Dingli. Queste maestose formazioni rocciose si innalzano sul mare, rendendole il punto più alto dell’arcipelago maltese. Il panorama è mozzafiato: un’immensa distesa di Mediterraneo azzurro, con tramonti che tingono il cielo di colori spettacolari. Lungo il bordo delle scogliere si trova la Cappella di Santa Maria Maddalena, una piccola chiesa isolata che aggiunge un tocco di misticismo al paesaggio. Questo luogo è perfetto per passeggiate panoramiche, escursioni e momenti di contemplazione lontano dal caos cittadino. Potresti trovarci dei venditori ambulanti, che offrono prodotti locali, come succhi artigianali di fichi d’india.

Abbiamo poi raggiunto la città che ospitò San Paolo dopo il naufragio del 60 d.C., Rabat, ricca di storia e atmosfera autentica. Purtroppo non abbiamo potuto visitare le famose catacombe di San Paolo e di Sant’Agata, poiché a quell’ora erano già chiuse: un complesso di tunnel sotterranei usati dai primi cristiani come luoghi di sepoltura e rifugio. Se ci tieni, ti consiglio di organizzare per tempo la visita.

A pochi passi, Mdina, la città silenziosa; un’antica capitale fortificata, splendidamente conservata, che offre l’opportunità di passeggiate tra viuzze, palazzi nobiliari, bastioni e regala scorci spettacolari. Splendida la porta della città.

Secondo giorno
La Valletta

Impossibile non rimanere affascinati da questa antica città, che conserva tra le sue viuzze i segni di un passato che non è mai andato via davvero. I nomi delle vie e dei luoghi rimandano incessantemente alla resistenza di un popolo all’avanzata di un oppressore famelico, che incarna nell’immaginario collettivo l’orco cattivo.
Il colore primario sulla tavolozza di La Valletta è infatti quello delle ruvide e ingiallite porosità della pietra, quella che con cui sono fatte le mura della città e che ricoprono le case più antiche. La prossimità della primavera presenta già i suoi primi colori e profumi e tantissimi sono i posti che potranno regalarvi delle foto ricordo fantastiche.
Tra questi non potete perdervi Upper Barakka Gardens, letteralmente i giardini sopra la caserma. Si tratta del luogo panoramico più suggestivo della città; uno splendido parco comunale che sovrasta i tetti offrendo una vista estesa sul golfo frastagliato. Da un livello inferiore del terrazzamento, ogni giorno a mezzogiorno ed il pomeriggio alle sedici, con una cerimonia militare in uniformi storiche, vengono esplosi dei colpi a salve dagli antichi cannoni che ancora proteggono il forte. Si tratta di un’esperienza che attira tanti turisti e che regala un’atmosfera e momenti tipici.

Da Upper Barakka potrete inoltre osservare da lontano le Tre Città: Vittoriosa, Senglea e Cospicua. Un breve tragitto in battello, con acquisto dei biglietti a bordo, vi porterà dall’altra riva, per una passeggiata tra le vie più antiche di Malta, le protagoniste delle epiche battaglie, quelle che le hanno fatto meritare il nome di Vittoriosa, per l’appunto. All’estremità della penisola di Vittoriosa, resiste al tempo, custode del suo passato, il Castello di San’Angelo; facilmente raggiungibile con una passeggiata che affianca il porto e che vi potrà regalare una sosta in uno dei bar che vi si affacciano.

Rientrati a La Valletta potrete optare per una salita in città con l’ascensore, il Barakka Lift, che ad un costo modico vi farà risparmiare le fatiche della salita, ma che – come dico io – vi toglierà il bello di percorrere le sue vie più autentiche. Alcune di queste sono veri e propri monumenti cittadini, come St. Lucia Street, una stretta viuzza in salita traboccante di ristoranti.
D’obbligo la vista alla Concattedrale di San Giovanni, uno dei gioielli più preziosi di La Valletta e un capolavoro assoluto dell’arte barocca. Costruita per volere dei Cavalieri di Malta, l’esterno può sembrare sobrio, ma l’interno è un tripudio di decorazioni dorate, affreschi spettacolari e intarsi di marmo. Tra le opere più celebri custodite al suo interno spicca la Decollazione di San Giovanni Battista, capolavoro di Caravaggio, l’unico dipinto firmato dal maestro.
Tra le vie della città resistono al tempo e all’inutilizzo, vecchie cabine telefoniche britanniche, ideali set per simpatiche foto ricordo.

Se a questo punto vi viene fame, non fatevi sfuggire il Is-Suq-Tal-Belt, quello che ad ogni evidenza era un mercato coperto trasformato in un villaggio gastronomico, che porta a Malta i sapori dal mondo, dove insieme alla cucina maltese potrete trovare cibi asiatici, sudamericani e, certamente, anche la pizza.
Visando La Valletta per carnevale, come abbiamo fatto noi, troverete la caratteristica sfilati di carri allegorici in cartapesta a vivacizzare l’atmosfera.

La Valletta è una cittadina splendida, che ricorda l’Italia senza volerla ricordare, che mantiene legami con tanti popoli, ma che resta autentica, indipendente e forte. Un espressione sincera di aperta personalità isolana.

Terzo giorno
Gozo

Diretti all’imbarco di Cirkewwa, abbiamo preferito una strada che ci dava l’idea d’essere panoramica, la Triq tal-Prajjet. Ciò che però non potevano aspettarci è che tra i colori blu intenso del mare, celeste di un cielo nitido e verde dei pendii primaverili, ci si colorasse piano davanti un paesino di pescatori incastonato in una stretta baia: Archor Bay. Il villaggio, fatto di modeste case di legno, si abbarbicava sulla roccia, lanciando in acqua qualche pensilina per imbarcare e qualche rete da trabucco. Un luogo così vicino all’immaginario, quasi da non poter essere vero. Infatti, non lo era. Dopo momenti di dimenticato stupore infantile, abbiamo realizzato che si trattava di un set cinematografico, quello del film Popeye, del 1980, oggi trasformato in un’attrazione turistica.

L’imbarco per Gozo è semplice e ben segnalato, anche in auto. Non sarà necessario pagare alcun biglietto all’andata, poichè sarà tutto compreso nel viaggio di ritorno. Quindi non andate in stress se non trovate la biglietteria! Quelle che vedete nei dintorni sono generalmente rivolte a tragitti nautici dedicati o privati.
Il tragitto in nave dura poco, giusto il tempo di godersi dal ponte la vista e la brezza marina. Passerete vicino a Comino, un piccolo paradiso nel cuore del Mediterraneo, situato tra Malta e Gozo. Famosa per la sua spettacolare Blue Lagoon, con acque turchesi incredibilmente trasparenti, è una delle destinazioni più amate dai visitatori dell’arcipelago. Resta un paradiso per pochi, visto che è un’isola quasi disabitata, con un solo hotel e qualche edificio storico.
Arrivando al porto di Mgarr, l’ingresso principale all’isola di Gozo, vi accoglieranno da lontano il Santuario di Nostra Signora di Lourdes, uno splendore neogotico sopra le colline antistanti il porto e la maestosa Parish Church of Our Lady of Loreto, situata nel villaggio di Għajnsielem, poco distante dal porto.

Gozo
Comino

Tra le tante vedute di Gozo, certamente ci ha molto colpito la baia di Dwejra, una laguna d’acqua salata collegata al mare attraverso un tunnel nella roccia, che i turisti possono attraversare con delle piccole barche, se il tempo lo consente. Un luogo splendido e surreale, imperdibile.

Da qui, potrete dirigervi verso le antiche saline nei pressi di Zebbug, a nord-est. Sulla strada è d’obbligo una sosta alla Basilica di Tà Pinu, l’iconica meta di pellegrinaggio ricca di splendidi mosaici dai colori vivaci. Un luogo di pace e serenità.
Le saline di Xwejni Salt Pans, vicino Marsalforn, rappresentano la memoria di gesti semplici e fondamentali, come lo è il sale, che qui veniva raccolto già più di 350 anni fa.
Le vasche scavate nella roccia vengono sovente riempite d’acqua marina, che una volta lasciata evaporare, libera il prezioso minerale, apprezzato per l’alta purezza. Potrete trovare ancora gli operati compiere, oggi come secoli fa, gesti unici per donare alla tavola il suo elemento fondamentale. 

Un luogo di tradizione e natura, dove poter scattare splendide foto.

Visitando l’isola fuori dalla stagione estiva, non si può che pensare a quante bellezze ci siano ancora al di sotto del livello del mare. I paesaggi sono splendidi e girovagando per i suoi villaggi ci siamo imbattuti in diverse feste di carnevale e parate.
Tra le vie di Victoria, all’imbrunire, ci ha colto uno dei tramonti più belli che abbiamo mai visto, che ha acceso il cielo di un rosso intenso.

Quarto giorno

Prima tappa Mosta, dove abbiamo potuto ammirare Rotunda, una delle cupole più grandi d’Europa, simbolo della città. Da lì ci siamo diretti verso Mellieħa, un incantevole villaggio collinare con viste spettacolari sul mare e la magnifica omonima Baia, perfetta per una pausa rilassante.
Proseguendo, abbiamo raggiunto la Baia di St. Paul, un luogo storico dove, secondo la tradizione, naufragò l’apostolo Paolo. Le acque cristalline e il lungomare pittoresco rendono questo posto davvero speciale. Poi è stata la volta di San Giuliano, il cuore della vita notturna maltese, pieno di ristoranti e locali lungo la baia di Spinola.
A Sliema, abbiamo trovato un mix perfetto tra shopping, caffè sul mare e viste mozzafiato su La Valletta. Infine, il viaggio si è concluso a Marsaxlokk, o Marsa Scirocco, il pittoresco villaggio di pescatori famoso per i suoi colori e il mercato del pesce. Ci siamo fermati a mangiare in uno dei ristoranti in prossimità del porto, Harbour by Johann, gustando piatti di pesce spettacolari. Consiglio a tutti di optare per il menu degustazione che vi offre la possibilità di godere di un buon pranzo di pesce in una forma anche conveniente.

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